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MAX FERRIGNO
Nato Casale Monferrato nel 1977. Comincia a lavorare come decoratore subito dopo aver conseguito il diploma artistico, riuscendo cosÌ a mantenere un forte legame con l’arte. Nel suo piccolo laboratorio artistico, per tredici anni, da’ forma alle fantasie dei suoi sempre più numerosi clienti. Disegna trompe – l’oeil per negozi e appartamenti, fondali per le agenzie di animazione, realizza scenografie per gardaland, eurodisney, minitalia, cow boy guest. Viaggia moltissimo. Parallelamente prende forma la prima parte del suo percorso artistico: una lunga serie di lavori dedicati al Messico, all’Africa e al Sudamerica, incentrati sul “burro”, l’asino simbolo della speranza di rinnovamento del panorama sociale, culturale e storico del mondo. Nel 2005 la sua sensibilità artistica subisce una forte scossa, talmente forte da definire tutto ciò che aveva creato fino a quel momento “passato”. Riprende a guardare i vecchi cartoni animati giapponesi, ad ascoltare le sigle tv. Improvvisamente gli echi della memoria infantile diventano la sorgente di un’esplosione di idee e di progetti. Inizia cosÌ la fase “popsurrealista” dell’artista, dove i personaggi dei cartoni animati, le merendine e i giochi di una generazione diventano “attori attivi” nelle sue opere in un tripudio di colori accesi, intensi e dissonanti. Un linguaggio che sembra destinato ai bambini ma che in realtà è rivolto agli adulti. Ciò che colpisce, infatti, è la forza espressiva che trapela dalle sue tele: emozioni,
stati d’animo, profumi e sapori.Nel novembre del 2010 espone la sua prima importante collezione a Milano “les soucreries”, un successo che richiama l’attenzione di molti critici e appassionati di popsurrealismo. Partecipa a numerose collettive e personali in tutta Italia, tra le quali “Sistema Kunrei”, bi personale con Tomoko Nagao sulle sinergie tra pop art europea e giapponese, ala White Noise Gallery, Roma. Ha partecipato al ciclo di mostre “Pop Up Revolution!”, a Milano, al Museo di Porto Cervo e a Parma.